Archivio dell'autore Roberto Demo

Se la tua voce è allegra, anche tu lo diventi

In questo periodo di isolamento forzato la preoccupazione per quanto stavamo vivendo ci ha spesso buttato addosso un sentimento di tristezza se non addirittura di depressione. Mi sono chiesto più volte quali strumenti usare per far fronte a periodi così difficili e cercando in rete mi sono imbattuto in questo articolo che parla di una ricerca molto interessante … “lupus in fabula”.

In un esperimento, modificare la tonalità della voce è servito anche a far cambiare l’umore delle persone. Una scoperta che apre scenari bizzarri ma interessanti per intervenire su disturbi come la depressione. Per chi è interessato ad approfondire non rimane che cliccare qui.

Come dice il famoso monaco buddhista Thich Nhat Hahn: “A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma a volte il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia“.

Loop e Loopstation 3

Prosegue il nostro cammino nel mondo delle App musicali e nello specifico delle applicazioni che ci permettono di registrare loop audio. Oggi allarghiamo un po’ la nostra visuale, andando a parlare di Acapella, un’altra App molto divertente da usare, che non solo registra l’audio, ma anche il video, affiancando le varie finestre relative alle linee melodiche (o ritmiche) registrate e sovrapposte.

Acapella esiste in versione limitata gratuita ed in versione completa attraverso un abbonamento mensile o annuo, che permette di affiancare fino a 9 finestre e fornisce anche una serie di strumenti di elaborazione del video e del suono, come equalizzatori, riverberi, delay che consentono una personalizzazione delle registrazioni molto interessante ed utile.

La prima cosa da fare è scegliere il “frame”, cioè il numero delle finestre nelle quali registrare le varie parti vocali e la durata massima della registrazione. Quindi è sufficiente selezionare una finestra e trovare l’inquadratura migliore. E’ ovviamente consigliabile l’uso delle cuffie, per non ri-registrare le tracce già finite su quella nuova (problema già trattato, comune a tutti i registratori multitraccia e le loopstation).

Una caratteristica molto simpatica è che si possono fare delle registrazioni anche parziali, lasciando libere alcune finestre “da completare” da qualche altro cantante o musicista noto o assolutamente sconosciuto. E’ possibile infatti caricare la “song” da completare in un’apposita  sezione “collab” del sito di Acapella, fatta apposta per proporre nuove collaborazioni ai diversi utenti. E’ possibile inoltre seguire gli autori più interessanti… un altro piccolo mondo all’interno della sfera dei social.

Questo è l’ultimo dei miei giochini. Cliccateci sopra…

Unico neo di questa divertentissima App è che esiste solo per il mondo Apple (iOS) e non per quello Android. Per gli utenti Android esiste un’App simile “Acapella Maker”, che ad un primo approccio sembra identica, ma che in realtà non funziona altrettanto bene a causa delle solite difficoltà di sincronizzazione del primo loop/video, come già accennato parlando di “Loopstation” e “Loopify” (sempre App per Android). Diciamo che si può in qualche modo ovviare al problema usando la nota App “TikTok”, ma non è proprio la stessa cosa.

Se volete vedere un po’ di altri esempi e cimentarvi con le collaborazioni proposte da altri cantanti provenienti da tutto il mondo, vi consiglio di iscrivervi alla pagina Facebook “Singing Together across the globe with Acapella and TikTok”

 

 

Loop e Loopstation 2

Seconda puntata di Loop e Loopstation. Dopo aver parlato di Loopstation (Android) e Everyday Looper (iOS), proseguiamo oggi il discorso sui looper, ossia le App che registrano e sovrappongono loop. Come già accennato, se volete usare un’App un po’ più evoluta e più ricca di controlli, Loopify (Android) e Loopy HD (iOS) sono le App migliori. Simili nel nome e dal punto di vista grafico (i loop vengono rappresentati come dei dischi che “girano”… azzurri in Loopify e arancioni in Loopy), le due app sono in realtà molto diverse. Prima di tutto si differenziano per il numero di tracce: 4 per Loopify e addirittura 12 per Loopy HD.
Una sostanziale differenza operativa sta nella gestione delle battute dei vari loop che in Loopify devono essere definite prima come metrica, velocità metronomica e numero, mentre in Loopy è possibile iniziare a registrare loop in modo più libero, senza dover prevedere in anticipo il numero di misure del prossimo loop. Questo significa anche che sui dispositivi Android una volta definito tempo, metrica e numero di battute, al tocco della traccia per dare il comando di registrazione, verrà fatto partire un “count in” (pari ad un giro di loop come definito) utile per sincronizzare la traccia, per poi entrare effettivamente in registrazione. Da questo momento anche tutte le altre tracce saranno sincronizzate, ma per ognuna di esse sarà comunque necessario definire il numero di battute della registrazione successiva.
Su Loopy è anche possibile definire tempo, metrica e numero di misure, ma di fatto la registrazione anche del primo loop può partire “a priori” (avendo prima settato nelle impostazioni “gestione tracce”>”sincronizza tracce”), rendendo il tutto molto più agile ed immediato. Tutte le tracce rimarranno sincronizzate anche se di durata diversa (purché multipla).
Il volume delle singole tracce viene gestito in Loopify agendo sulla singola traccia con un tocco in verticale, mentre in Loopy si può agire con un tocco rotatorio, come fosse una manopola. In entrambe le app, due tracce possono quindi essere miscelate (merge) trascinandone una sull’altra. Quella vecchia potrà quindi essere cancellata e riutilizzata. Ovviamente il grande numero di tracce disponibili su Loopy (12), rende la funzione di “merge” delle tracce meno necessaria rispetto a Loopify che permette solo 4 tracce. In compenso Loopify presenta la funzione “undo” che permette traccia per traccia di tornare indietro di più livelli. Loopy, pur avendo un parco parametri veramente molto ampio ed interessante (unico nel suo genere!), non ha questa funzione. E’ comunque sempre possibile registrare sovrapponendosi a loop già esistenti (overdub) oppure cancellare l’intera traccia.
Infine una funzione decisamente interessante che entrambe queste App propongono, è quella di registrare una “song”, vale a dire la possibilità di registrare tutta la sequenza dei loop con le eventuali sovrapposizioni, cancellazioni e variazioni di parametri in tempo reale.
Un’altra sostanziale differenza tra le 2 App sta nella possibilità di sovrapporre effetti. Questa funzione è assente in Loopy HD, mentre su Loopify è possibile sovrapporre fino a 3 effetti in ingresso e 3 in uscita (nella versione a pagamento, se no 1 solo).
Loopy HD non propone una versione gratuita, ma solo a $4,99 mentre è possibile fare un upgrade di Loopify a $3,49. Per quello che offrono, sono cifre davvero risibili.
La cosa migliore comunque rimane smanettare direttamente sulle App per apprendere le varie funzioni, solitamente abbastanza immediate.
Un’ultima considerazione e un consiglio generale è quello di usare le diverse App, tenendo conto dei vari parametri e funzioni disponibili, utilizzandoli come fonte di ispirazione per la propria creatività. Non è detto che avere più libertà di movimento permetta sempre di fare cose più interessanti. Come nella vita: “la necessità aguzza l’ingegno”.

La seconda tenda

Elke Van Hoof, psicologa clinica e docente dell’Università Vrijie di Bruxelles, in un articolo pubblicato lo scorso aprile sul sito del World Economic Forum (vi proponiamo qui la versione completa tradotta), definisce il lockdown il più grande esperimento psicologico di sempre”. Mai nella storia infatti un numero così ampio di persone (oltre 2 miliardi e 600 milioni sono quanti hanno subito periodi di quarantena) è stato sottoposto a tanti fattori di stress contemporanei: isolamento sociale, paura per la salute propria e dei propri cari, angoscia di morte, ansia per il futuro personale e professionale, disperazione per la sopravvivenza futura. Un quadro da emergenza mondiale, che è facile prevedere porterà con sé una diffusa “epidemia secondaria” di burnout psicologico.

L’autrice ricorda che negli anni ’90 in Francia si era per la prima volta sperimentato un nuovo approccio, oggi diventato prassi internazionale, per far fronte alle situazioni di emergenza collettiva, ad esempio catastrofi naturali, disastri aerei, attacchi terroristici: questo modello integra il triage medico, ovvero la “tenda di soccorso” per quanti sono stati feriti, con quello psicologico, una “seconda tenda” per il supporto alle ferite invisibili, quelle della mente. Di fronte al Covid-19 il mondo si è affrettato a predisporre la prima tenda, con il potenziamento delle terapie intensive, ospedali di emergenza, ricerche per vaccini e terapie, ma sta appena iniziando ad approntare la seconda. Il che significa non soltanto predisporre sportelli di ascolto – curati da psicoterapeuti e counsellor – accessibili e sostenibili, ma anche assicurarsi che le persone capiscano che una reazione psicologica è del tutto normale, educare le persone sull’impatto psicologico atteso e sulle reazioni al trauma, accertarsi infine che siano in atto interventi di auto-aiuto.

E su questo tema dell’autoconsapevolezza e del self-help psicologico, un altro interessante articolo del World Economic Forum illustra la strategia proposta dal NHS – il Sistema Sanitario Nazionale britannico: tra le 14 raccomandazioni per proteggere la propria salute mentale troviamo quelle di restare connessi con le persone care, offrire supporto agli altri, mantenere il corpo in movimento, tenere attiva la mente con attività pratiche e/o artistiche, regalarsi del tempo per fare ciò che si ama, restare focalizzati e vivere il momento presente. E quindi come non pensare al cantare e improvvisare insieme come terapia di auto-sostegno di gruppo per uscire dal trauma della pandemia? Speriamo di poter riallestire al più presto la nostra “seconda tenda” e di aprirla a tutti coloro che vorranno unirsi a noi.

 

BG

Loop e Loopstation

Eccoci a parlare di loop e loopstation, vale a dire di App che permettono di creare musica in tempo reale registrando, sovrapponendo e sincronizzando la propria voce (o anche altri strumenti) su varie tracce differenti.
Queste App esistono sia in ambiente iOS (Apple) che in ambiente Android, alcune gratuite, altre a pagamento, ma sempre a cifre molto basse.

Le App che oggi vi propongo sono Loopstation (Android) e Everyday Looper (iOS).  Non sono le migliori App che potete trovare, ma sono forse quelle con cui si può iniziare in modo più semplice, prima di approdare ad App più performanti, come Loopify (Android) e Loopy HD (iOS) decisamente il meglio che attualmente potete trovare come versatilità e richezza di parametri da regolare. Le vedremo entrambe prossimamente.

Loopstation e Everyday Looper presentano entrambe 6 tracce e poche regolazioni oltre al volume delle tracce e la possibilità di mixare (merge) due o più tracce dopo averle registrate. La differenza più grande (e non di poco conto) è che Loopstation presenta una difficoltà di sincronizzazione iniziale (solo con la prima traccia) che deve essere “rifilata” a mano dopo aver chiuso il primo loop. Questo significa che mentre Everyday Looper si avvia con un tocco e con un secondo tocco si chiude il loop (che immediatamente viene riproposto in modo sincronizzato, a patto ovviamente di essere andati a tempo con le dita sul display), Loopstation ha sempre un piccolo ritardo iniziale che non permette di registrare un primo loop “perfetto”, ma è necessario far partire la registrazione un istante prima di cominciare a cantare la frase da registrare, per poi chiuderla “a tempo”. A questo punto bisognerà utilizzare la “manina” sull’inizio della traccia, per sincronizzarla sull’inizio reale della registrazione. E’ più facile a farsi che a descriverla questa operazione, ma di fatto è un po’ fastidiosa.
Dopo questa sincronizzazione, le tracce potranno essere registrate una dopo l’altra senza problemi. Per fortuna questa operazione iniziale di messa a punto del primo loop non è necessaria con Everyday Looper (sempre ovviamente a patto di andare a tempo con le nostre dita e la nostra voce).
 Il divertimento qui è davvero immediato. Tutte le tracce vengono automaticamente sincronizzate alla prima … e vai con la fantasia!!!

Ultimo piccolo consiglio: usate sempre le cuffie e registrate in un ambiente silenzioso, altrimenti il microfono registrerà anche il suono delle tracce già registrate, nonchè i rumori di fondo, rovinando notevolmente la qualità delle successive registrazioni (overdubbing).

E’ molto semplice usare queste App e soprattutto sono davvero molto molto divertenti !!  C’è poi anche quella che permette di registrare un breve video durante la registrazione audio: “Acapella“, molto meno interessante dal punto di vista della qualità audio, ma divertente proprio per il video allegato … Parleremo anche di questa prossimamente.
Per il momento provate a fare un po’ di esperimenti con queste App… l’App-etito vien mangiando!
La Fame da Loop può essere contagiosa… ma non ci sono controindicazioni!

Ecco cosa si può fare con una loopstation e la propria voce. Buon Ascolto!  Funky Monday

L’importanza del coro – J.Rutter

YouTube player

Non serve aggiungere altro…

TaKeTiNa – Ritmo, Corpo e Voce… con Baptiste Vaes

L’utilizzo ritmico del corpo e della voce in connessione ad un profondo stato di rilassamento, costituisce la chiave per liberare la nostra creatività e la base per una performance consapevole e centrata.

Baptiste evidenzia la relazione pratica tra le componenti del ritmo e del suono per indurre i partecipanti ad espandere e perfezionare le loro percezioni. Questa nuova consapevolezza del corpo musicale funziona come base per l’improvvisazione, per innescare l’apertura della voce e migliorare la creatività.

Il seminario combinerà il processo ritmico TaKeTiNa – lavorando sulla consapevolezza del corpo, la qualità della presenza, la musicalità del corpo e della voce e la relazione dinamica tra il gruppo e l’individuo – e la rappresentazione del circlesinging sviluppata da Roger Treece nel suo lavoro sulla Metryx.

Connettendosi con il ritmo dall’interno attraverso un leggero movimento di passi e battiti di mani proposti dalla voce parlante, si attiva la propria abilità naturale di essere nella musica. È un motore che non consuma ma fornisce carburante e mappe per i nostri viaggi musicali.

Baptiste Vaes è musicista, cantante, direttore di coro e insegnante certificato del metodo ritmico TaKeTiNa. Si è formato in “improvvisazione libera” nella classe di Garett List al Conservatorio de Liègi (2005-2007). Da allora dirige seminari di improvvisazione vocale e nel 2014 ha fondato il Big Bang Choir, un coro dedicato esclusivamente all’improvvisazione. Durante un soggiorno di 8 mesi a New York, ha praticato regolarmente Circlesinging con l’approccio tipico di Bobby McFerrin per poi unirsi ai Rotterdam Impro Voices nell’aprile 2017 e scoprire il lavoro fondamentale di Roger Treece sulla Metryx.

Per saperne di più sul metodo TaKeTiNa  https://www.taketina.com/

 

 

Workshop

 

sabato 8 febbraio 2020   ore 14-18

TaKeTiNa and vocal improvisation
with Baptiste Vaes

Ass.Passi di Pace, c.so Casale 309 – Torino

 

domenica 9 febbraio 2020   ore 14-18

Rhythm and Voice… with Baptiste Vaes

Centro incontri parrocchiale “don Marro” via Aisone San Rocco Castagnaretta (CN)
Il workshop è progettato per il coro “Voci per Aria” che si esibirà alle 20,45
… ma è aperto a tutti.

 

per info ed iscrizioni:

contact@demovoxlab.com  –  328/2311080

Accordare la Voce – nuova edizione

“Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta
ed il battito del cuore di chi ascolta” (Khalil Gibran).
La voce è senza dubbio il primo strumento di ogni essere umano. Abbiamo incominciato a suonarlo soltanto pochi istanti dopo la nostra nascita, ma proprio per questa sua caratteristica naturale e istintiva, la voce è una “dote” tipicamente poco considerata sotto l’aspetto propriocettivo e tecnico. Come accordare quindi questo strumento così intimo e al tempo stesso quasi “invisibile”? Da alcuni anni Roberto Demo (Vocalist, insegnante certificato EVT Estill Voice Training) e Renata Sciarretta (esperta in Tecniche distensive ed esercizi posturali Biotransazionali) hanno avuto l’idea di affiancare un percorso di riequilibrio posturale secondo l’Approccio Biotransazionale, allo studio tecnico del canto. Un percorso per rendere più consapevole l’utilizzo dello strumento vocale, ma non solo. Come diceva Flaminio Brunelli fondatore della scuola Biotransazionale, “E’ necessario guardare al corpo non come a un complicato insieme di parti, ma come a un complesso e ininterrotto dialogo che è indispensabile conoscere e rispettare”. Un corpo allineato e in equilibrio posturale, fisiologico e psicologico, costituisce proprio lo strumento accordato necessario affinché la voce possa uscire in tutta la sua bellezza e versatilità creativa.
Il percorso, che si divide in 2 moduli base di 6 incontri di 2 ore ciascuno (24 ore), seguito da altri 2 moduli di approfondimento di analoga durata, si rivolge a cantanti, attori, insegnanti, logopedisti e a tutti coloro che desiderano utilizzare al meglio la propria voce, senza rischiare di danneggiarla, sviluppandone un controllo più consapevole e mirato alle proprie esigenze sia professionali che ludiche.
Nel primo modulo si parte con il ripristino di una corretta ventilazione e con la descrizione e percezione dell’apparato fonatorio attraverso alcune “figure” del metodo VoiceCraft (EVT), per impostare ed irrobustire una corretta emissione vocale. Il diaframma come metronomo interno: dallo stretching diaframmatico alle tecniche di ventilazione. Controllo della postura da seduti e in piedi. 
Il secondo modulo tratta il controllo dell’intonazione e del volume (potenza). Esercizi pratici per la percezione fisico-muscolare dello strumento vocale e per il recupero delle lunghezze e simmetrie stabili della fascia miotensiva, nonché per la coordinazione degli schemi motori di base. La comunicazione non verbale: esercizi in coppia.

Per garantire un rapporto operatore/utente il più personale possibile, il numero dei partecipanti è limitato a un massimo di 8. Gli incontri si svolgono generalmente al giovedì a Cuneo con orari mattutini e pomeridiani, a seconda delle esigenze dei partecipanti, ma anche in versione workshop durante i fine settimana.
Per informazioni contact@demovoxlab.com – www.demovoxlab.com
Roberto Demo 324 7707819 – Renata Sciarretta 348 0702384

Singfulness™ “core” – improvvisazione vocale e consapevolezza

Una proposta per sperimentare e sviluppare attraverso l’improvvisazione corale, le competenze emotive, alla luce della metafora del jazz.
Roberto Demo – jazz vocalist – e Barbara Gherra – counsellor e formatore – vi guideranno fuori dalla zona di comfort, per scoprire le dimensioni delle relazioni umane e sviluppare ascolto, consapevolezza, assenza di giudizio, fiducia, autostima, accettazione dell’errore.

 

Al lunedì dalle 18 alle 20
presso la Scuola di Counselling A.Adler
corso Sommelier 26 – Torino

Barbara Gherra 335 6764640
info@singfulness.net
www.sinfulness.net
www.adlerinstitute.it

 

Scarica la scheda di iscrizione dal sito https://adlerinstitute.it/course/singfulness/

Singfulness “on stage”

Ascoltare e lasciare che i suoni si sovrappongano liberamente, creando substrati vocali ritmici, armonici e melodici … Una nuova esperienza per cantare insieme liberamente, senza necessariamente essere dei “cantanti”, ma semplicemente “strumenti” a disposizione della Musica.

 

Singfulness “on stage” nasce dall’esperienza di Improvvisamente Canto!” che da anni unisce molte persone appassionate di improvvisazione vocale a cappella ed in particolare, è il frutto di una ricerca basata su attente osservazioni, ascolto e considerazioni che ci hanno portato a vedere l’improvvisazione corale a cappella non solo come una divertente  e gioiosa modalità  di utilizzo della propria voce, ma anche come un percorso per migliorare le proprie capacità di vivere il presente, ponendosi innanzitutto in ascolto e quindi partecipando alla creazione della musica senza alcun preconcetto estetico, semplicemente respirando l’energia delle circlesong e delle interpretazioni più estemporanee. Canto armonico, esercizi di ear training, ritmici, melodici ed armonici, per sviluppare capacità di ascolto e reattività vocale, ma anche per favorire una maggiore consapevolezza, assenza di giudizio, fiducia, autostima, accettazione dell’errore, valorizzando il contributo di tutti e seguendo il flusso energetico che si crea nota dopo nota, respiro dopo respiro.

Una proposta ad elevata componente innovativa e creativa, finalizzata alla creazione di uno spettacolo con repertorio totalmente improvvisato basato su diverse forme estetiche, realizzate dalla sovrapposizione di pattern melodico ritmici e liberi movimenti.

A Torino: il martedì dalle 21 alle 23
presso l’Associazione Passi di Pace, c.so Casale 309, Torino.
A Cuneo: il giovedì dalle 19 alle 21
presso “Voci Libere” via del Mulino 45/m – San Rocco Castagnaretta,  Cn.

Per ulteriori dettagli clicca qui