Recensioni “Sono un bluff” – Abeat 2005

Recensioni “Sono un bluff” – Abeat 2005


Roberto Demo voce

Luigi Martinale piano

Yves Rossignol contrabbasso

Paolo Franciscone batteria




 

Corriere della Sera – 25 giugno 2005 – Claudio Sessa

Demo, cantante e autore sa giocare bene con le parole.
Dopo un fresco esordio (La Porta, 2000), il quarantenne torinese Roberto Demo firma con Sono un Bluff il disco della maturità. Cantante-autore, Demo ha il coraggio di intrecciare lo spirito jazz contemporaneo (Bobby McFerrin, Mark Murphy, Kurt Elling) ai versi in italiano, lingua notoriamente poco malleabile…

 

Musica Jazz luglio 2005 – Maurizio Franco

…una delle pochissime voci maschili del canto jazz italiano, che rivela una varietà di tratto in grado di portarla sulle sponde del vocalese (per di più nella nostra lingua) quanto del puro scat ma anche del pop di derivazione jazzistica e di abbracciare persino la canzone d’autore italiana con la preziosa Ballata della moda di Tenco.
Proprio nella varietà del repertorio, nello swing naturale e coinvolgente, nella precisione del canto risiedono le qualità di Demo…

 

Magazine Corriere della Sera 19 maggio 2005 – Lorenzo Viganò

Tre anni dopo il (bel) cd La Porta, torna con un viaggio in se stesso, che mischia scat, fughe jazz, ballate (una di Tenco), valzer e (in)volontari omaggi a Jarreau.

 

AudioPhile Sound – maggio 2005 – Giampaolo Merella

…è destinato a diventare il migliore cantante di jazz della nostra nazione, coprendo una delle più macroscopiche lacune del nostro panorama jazzistico, dove le voci maschili possono contarsi sulla punta delle dita. Da tempo, in Italia non si ascoltava un cantante uomo con queste potenzialità, con coraggio e determinazione ha cercato una sua via… Demo possiede tutto, scioltezza, intonazione, espressività vocale che unita all’originalità dei testi, tutti in italiano, apportano all’album freschezza e cantabilità.

 

Giorgio Gaslini

… Questo disco è una vera antologia di storia personale ma anche di una maturità vocale raggiunta sia nel comunicare “il senso” dei testi sia nel vocalizzare come ad es. nel solo eccellente di “Qui e ora”. I brani musicali sono di notevole livello e la realizzazione del gruppo partecipata e felice. Complessivamente un’opera notevole che merita attenzione e riflessione. …

 

Cadence may 2005- U.S.A. – Troy Collins

…His Jazz scat is as competent as any other I’ve heard and for those interested in an international take on straight ahead Jazz vocals, this disc might be worth checking out.>>

 

www.abeatrecords.com – Mario Caccia

Roberto Demo è un giovane cantante italiano dotato di un timbro di voce originalissimo e sorretto da un prezioso senso ritmico, da una pronuncia e da un fraseggio jazzistico formidabile.La sua anima mediterranea inoltre apporta dei valori e dei sapori tali da rendere la sua musica unica oltreché esportabilissima.
Con il suo disco d’esordio, “la porta”, edito da Abeat nel 2001 ha avuto immediati riconoscimenti dal pubblico e dalla critica specializzata che lo ha inserito al 5 posto assoluto nella speciale classifica del top referendum jazz categoria talenti emergenti. …

 

www.anconajazz.com

…Roberto Demo è figura pressoché unica nel panorama jazzistico italiano…
Dotato di uno stile agilissimo e di una preparazione tecnica ragguardevole, Roberto affronta con disinvoltura tutte le difficoltà ritmiche e sillabiche che la nostra lingua patisce nei confronti dell’inglese e si comporta come un jazz singer d’oltreoceano, facendo sempre leva su uno spiccato senso melodico italiano.

 

www.anconajazz.com – Massimo Tarabelli

Già “La Porta” ci aveva convinto delle sue qualità, in primo impatto una notevole plasticità vocale che gli permette di superare agevolmente le trappole ritmiche e sillabiche della lingua italiana, e poi una poetica personale piuttosto rara dalle nostre parti. Ricordo che me ne parlò, benissimo, Ada Montellanico…
Siamo di fronte indubbiamente ad una personalità di notevole spessore, la cui musicalità offre spunti di piacevolezza ad ogni ascolto ripetuto…

 

IRD news

…un giovane vocalist italiano dal timbro di voce originalissimo e con un inarrivabile senso ritmico già rivelatosi con “La Porta”.
Una voce destinata a coprire un annoso buco nel panorama jazz italiano: una voce jazz maschile ad alto livello. Notevole anche il piano trio di Luigi Martinale, Yves Rossignol e Paolo Franciscone al suo servizio…

 

Jazzit marzo/aprile 2005 – Francesco Ughi

Demo dà prova della sua grande forza interpretativa… non concede nulla a virtuosismi fine a se stessi, neanche quando si esprime attraverso lo scat…

 

www.jazzconvention.com – 2005 – Angelo Abbonante

… Un cantautore di musica jazz italiana, con una buona dose di swing, che usa le parole non per banalità o messaggi politici o religiosi o altro, ma come diario di vita di un uomo. La sua vita…

 

Suono N.382 luglio/agosto 2005 – Sergio Spada

Roberto Demo è un cantante dalla voce confidenziale ed amichevole, lontana da una impostazione da “crooner“ e dai modelli classici del mondo jazz. Più vicino a certi nostri cantautori, fra Caputo e Cammariere, forse; ma con tratti molto personali, frutto di una buona ispirazione, di una sua musicalità interiore, del lavoro su testi molto sinceri e spesso ironici, tali da “sposare” efficacemente un accompagnamento musicale semplice, essenziale e godibile per larga parte.

 

www.jazzitalia.net – Alceste Ayroldi

A quarant’anni si raggiunge la maturità? Potrebbe essere così, almeno sentendo l’ultima fatica a 360° di Roberto Demo che a distanza di tre anni dal precedente lavoro discografico, fatto di standard, libera questo album personale in cui dimostra le sue indubbie capacità di cantante,compositore e musicista.

 

La Discussione – 14 febbraio 2006 – Enzo Gravante

DEMO CANTA IL JAZZ E LA LEGGERA D’AUTORE.
Nello scarno panorama delle voci jazz maschili la figura di Roberto Demo ritorna ad imporsi, a distanza di tre anni dall’ultimo lavoro, con “Sono un bluff” (Abeat), un cd a metà strada tra l’afroamericano e la leggera d’autore. … Tra i brani spiccano l’intimistica “Qui e ora” e la ritmica, divertente “La porta”.

www.mescalina.it – 21 agosto 2006Simone Broglia  <simone@mescalina.it>

…Roberto Demo scrive testi essenziali: come ogni buon jazzista traccia una linea anche nell’ambito del testo, pochi versi rispetto ad una canzone dell’ambito popular alla quale, con tutte le diversificazioni del caso, si può dire siamo abituati.
Spesso il testo scorre come la lettura di una poesia senza venire interrotto da parti musicali, oppure le due componenti si intrecciano lasciandosi il posto. Una caratteristica essenziale è l’utilizzo marcato dello scat con cui Demo in qualche misura continua il discorso fatto nel testo: lo prosegue e lo reinvesta improvvisando suoni e fonemi accompagnati e sorretti dall’improvvisazione pianistica delicata di Luigi Martinale, che come si può sentire in “Qui e ora” ricorda Evans o Jarrett, come del resto anche nell’intro di “Sweet Marta”…

 

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