Loop e Loopstation 2

Loop e Loopstation 2

Seconda puntata di Loop e Loopstation. Dopo aver parlato di Loopstation (Android) e Everyday Looper (iOS), proseguiamo oggi il discorso sui looper, ossia le App che registrano e sovrappongono loop. Come già accennato, se volete usare un’App un po’ più evoluta e più ricca di controlli, Loopify (Android) e Loopy HD (iOS) sono le App migliori. Simili nel nome e dal punto di vista grafico (i loop vengono rappresentati come dei dischi che “girano”… azzurri in Loopify e arancioni in Loopy), le due app sono in realtà molto diverse. Prima di tutto si differenziano per il numero di tracce: 4 per Loopify e addirittura 12 per Loopy HD.
Una sostanziale differenza operativa sta nella gestione delle battute dei vari loop che in Loopify devono essere definite prima come metrica, velocità metronomica e numero, mentre in Loopy è possibile iniziare a registrare loop in modo più libero, senza dover prevedere in anticipo il numero di misure del prossimo loop. Questo significa anche che sui dispositivi Android una volta definito tempo, metrica e numero di battute, al tocco della traccia per dare il comando di registrazione, verrà fatto partire un “count in” (pari ad un giro di loop come definito) utile per sincronizzare la traccia, per poi entrare effettivamente in registrazione. Da questo momento anche tutte le altre tracce saranno sincronizzate, ma per ognuna di esse sarà comunque necessario definire il numero di battute della registrazione successiva.
Su Loopy è anche possibile definire tempo, metrica e numero di misure, ma di fatto la registrazione anche del primo loop può partire “a priori” (avendo prima settato nelle impostazioni “gestione tracce”>”sincronizza tracce”), rendendo il tutto molto più agile ed immediato. Tutte le tracce rimarranno sincronizzate anche se di durata diversa (purché multipla).
Il volume delle singole tracce viene gestito in Loopify agendo sulla singola traccia con un tocco in verticale, mentre in Loopy si può agire con un tocco rotatorio, come fosse una manopola. In entrambe le app, due tracce possono quindi essere miscelate (merge) trascinandone una sull’altra. Quella vecchia potrà quindi essere cancellata e riutilizzata. Ovviamente il grande numero di tracce disponibili su Loopy (12), rende la funzione di “merge” delle tracce meno necessaria rispetto a Loopify che permette solo 4 tracce. In compenso Loopify presenta la funzione “undo” che permette traccia per traccia di tornare indietro di più livelli. Loopy, pur avendo un parco parametri veramente molto ampio ed interessante (unico nel suo genere!), non ha questa funzione. E’ comunque sempre possibile registrare sovrapponendosi a loop già esistenti (overdub) oppure cancellare l’intera traccia.
Infine una funzione decisamente interessante che entrambe queste App propongono, è quella di registrare una “song”, vale a dire la possibilità di registrare tutta la sequenza dei loop con le eventuali sovrapposizioni, cancellazioni e variazioni di parametri in tempo reale.
Un’altra sostanziale differenza tra le 2 App sta nella possibilità di sovrapporre effetti. Questa funzione è assente in Loopy HD, mentre su Loopify è possibile sovrapporre fino a 3 effetti in ingresso e 3 in uscita (nella versione a pagamento, se no 1 solo).
Loopy HD non propone una versione gratuita, ma solo a $4,99 mentre è possibile fare un upgrade di Loopify a $3,49. Per quello che offrono, sono cifre davvero risibili.
La cosa migliore comunque rimane smanettare direttamente sulle App per apprendere le varie funzioni, solitamente abbastanza immediate.
Un’ultima considerazione e un consiglio generale è quello di usare le diverse App, tenendo conto dei vari parametri e funzioni disponibili, utilizzandoli come fonte di ispirazione per la propria creatività. Non è detto che avere più libertà di movimento permetta sempre di fare cose più interessanti. Come nella vita: “la necessità aguzza l’ingegno”.

Roberto Demo