La postura del cantante

La postura del cantante

Quando si osserva una chitarra, si individuano immediatamente tutte le parti, dalla cassa al manico, il ponte, la paletta, ecc… Idem per un pianoforte o una batteria. Poi ci si mette “in posizione” e quindi si comincia a suonare. Quando si decide di cantare, spesso non ci si mette nemmeno in posizione eretta… magari seduti con le gambe allungate, appoggiati allo schienale della sedia… figuriamoci riuscire a descrivere lo strumento. Eppure è “nostro” più che mai! Non c’è coscienza della postura, non c’è coscienza degli elementi che costituiscono lo strumento, nemmeno delle parti più evidenti. Nella descrizione dello strumento che richiedo ai nuovi allievi, alcune volte non viene nominata la lingua, spesso nemmeno le labbra, eppure sono le parti più evidenti: a differenza delle corde vocali, queste parti sono visibili e palpabili, eppure…
E’ più forte di noi: quando si parla o si canta si pensa di non fare nulla. Tutto viene dato per scontato, come camminare, mangiare e dormire. Se da un lato questo è comprensibile perché noi usiamo questo strumento dal primo istante della nostra vita in modo istintivo (nasciamo piangendo), quando poi si tratta di cercare di utilizzare davvero al meglio il nostro strumento, allora la coscienza diventa una tappa di partenza fondamentale… a cominciare dalla postura: in piedi, gambe leggermente divaricate, schiena dritta, collo in asse, spalle rilassate… semplice. Il difficile è ricordarsene !

Roberto Demo

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